Loaded
Ottavino
Marruchi Lorenzo

Nato a S. Giovanni Vald’Arno il 24 marzo 1959, inizia lo studio del flauto e dell’ottavino all’età di undici anni.


Nel 1975, ancora sedicenne, si diploma in flauto al Conservatorio statale L. Cherubini di Firenze con pieni voti e la lode, ricevendo il primo premio dell’allora Cassa di Risparmio di Firenze per la migliore pagella.

Nello stesso anno, mentre continua gli studi perfezionandosi con il M° Pierluigi Mencarelli, inizia la carriera orchestrale con l’ottavino presso l’orchestra sinfonica del Maggio Musicale Fiorentino, ove incontra per la prima volta il M° Riccardo Muti che lo dirige in Aida e nel Requiem di Verdi. A diciotto anni vince il concorso europeo indetto dall’Ente Autonomo Teatro dell’Opera di Roma, ove inizia una carriera memorabile e lunghissima.

I suoi direttori d’orchestra sono stati tanti e giustamente tanto famosi: Riccardo Muti, Daniel Oren, Giuseppe Sinopoli, Gianluigi Gelmetti, Antal Dorati, Georges Prȇtre e Daniele Gatti e il suo repertorio, vastissimo, include non solo opere liriche e musica sinfonica ma anche i grandi balletti classici e musica cameristica, variando e distendendosi dall’epoca barocca a quella contemporanea.

Di lui la critica ha scritto in diverse occasioni: “Mitico” lo definì Enrico Stinchelli nel 2012 dopo una recita di “Attila” di Verdi al Teatro Costanzi, diretta dal M° Muti, mentre il critico Manlio Mirabile, commentando l’esecuzione di “Rigoletto” in piena stagione pandemica sotto la direzione del M° Daniele Gatti, parla di “eccelsa espressività e raffinatezza, e la sua superiore visione dello strumento quale mezzo di espressione delle infinite mutazioni dell’animo umano”.

Dopo 44 anni di ininterrotta carriera, Lorenzo Marruchi ha lasciato la sua orchestra per raggiunti limiti di età nel 2021.


Ma l’amore per la musica e in particolare per il suo strumento lo hanno sospinto verso la conservazione e condivisione del suo consistente bagaglio culturale mediante la cura e la preparazione dei giovani flautisti delle prossime generazioni.