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Pianoforte
Bellucci Giovanni

Giovanni Bellucci è uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo: più volte premio “Editor’s choice” di Gramophone, per la rivista britannica “è un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”.


“Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte”. Così il quotidiano Le Monde sottolinea la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Monte-Carlo, giunta al culmine di una lunghissima serie di affermazioni nei concorsi internazionali: Regina Elisabetta di Bruxelles, Primavera di Praga, Casella di Napoli, Claude Kahn di Parigi, Busoni di Bolzano. “Premio Ferenc Liszt alla carriera”, Bellucci è stato inserito dal magazine Diapason nella Top Ten degli interpreti ideali del compositore ungherese. La ristrettissima selezione lo accosta a Martha Argerich, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Aldo Ciccolini, Gyorgy Cziffra, Wilhelm Kempff, Kristian Zimerman.

Giovanni Bellucci si è esibito per i più celebri auditorium, teatri di tradizione e festival: Hollywood Bowl, cui deve il suo debutto americano di fronte a 18.000 spettatori, Golden Hall del Musikverein di Vienna, Performing Arts Society di Washington, Svetlanov Concert Hall di Mosca, Sydney Opera House, Herkulessaal di Monaco di Baviera, Konzerthaus di Berlino, Palais Princier di Monte-Carlo, Sala S. Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro alla Scala e Teatro Manzoni di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Regio di Torino, Teatro C. Felice di Genova, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Regio di Parma, Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Nazionale di Mannheim, Beethovenfest di Bonn, Wagner Festival di Ginevra, Société Philharmonique di Bruxelles, Prague Spring Festival, Festival di Newport (U.S.A.), Bath Music Festival (Inghilterra), Accademia Nazionale di S.Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Scarlatti di Napoli, Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Palermo, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Ravello Festival, Bologna Festival, Festival di Yokohama (Giappone), Piano Festival di Singapore, Festival di San Pietroburgo, Firkusny Piano Festival di Praga, Blackwater Valley Opera Festival (Irlanda), Festival del La Roque d’Anthéron, Chorégies d’Orange, Festival Chopin a Nohant, Besançon, Cannes, Radio France et Montpellier, Dias da Musica e Beethoven Festival di Lisbona, e per le più prestigiose sale da concerto parigine (Théâtre des Champs-Elysées, Cité de la Musique, Salle Pleyel, Auditorium du Louvre, Salle Messiaen di Radio-France, Salle Gaveau, Théâtre du Châtelet).

Un suo récital alla City Recital Hall di Sydney ha ricevuto il premio “Recital of the year”, attribuito al miglior concerto cameristico australiano dell’anno dal quotidiano Sydney Morning Herald, che in quell’occasione ha premiato - insieme a Bellucci - anche il Maestro Lorin Maazel (per il miglior evento sinfonico). E’ regolarmente invitato da importanti orchestre a prodursi come solista: Los Angeles Philharmonic, Sydney Symphony, BBC Philharmonic, Philharmonique di Monte-Carlo, Russian Philharmonic di Mosca, Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestre National de Belgique, Filarmonica Reale di Anversa, Filarmonica di Liegi, Orchestre National d’Ile de France, Sinfonia Varsovia, Orchestra della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim, Virtuosi di Praga, Singapore Symphony, Orchestra da Camera di Zurigo.




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Pianista dal vastissimo repertorio, Bellucci ha recentemente eseguito in concerto le 32 Sonate di Beethoven al Politeama di Palermo, le 19 Rapsodie Ungheresi di Liszt all’Auditorium del Louvre di Parigi e al Festival di Radio France et Montpellier, le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt all’Auditorium Belem di Lisbona, la trascrizione lisztiane della Sinfonia Fantastica alla Performing Arts Society di Washington DC, la stessa Fantastique più l’Harold en Italie sempre trascritto da Liszt all Auditorium Parco della Musica di Roma e al Festival Lisztomanias di Châteauroux, i 5 Concerti di Beethoven in due serate consecutive con l’Orchestra Sinfonica di Biel-Solothurn, lo stesso ciclo Beethoveniano e i 2 Concerti di Chopin come solista e direttore con la Filarmonica di Torino, il Primo Concerto di Tchaikowsky con la BBC Philharmonic Orchestra, il Concerto di Schumann e il Primo di Chopin come solista e direttore con l’Orchestra di Padova e del Veneto, il Primo di Liszt, il Totentanz dello stesso autore, il Quinto di Saint-Saëns e il Primo di Chopin nella versione inedita di Tausig con l’Orchestre National de Montpellier, l’integrale delle opere di Busoni per pianoforte e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e con l’Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim. Tra le sue incisioni discografiche sono da segnalare: la Sinfonia Fantastica di Berlioz/Liszt (Decca), le parafrasi di Liszt su opere di Verdi e Bellini (Warner Classics), il Primo Concerto e il Totentanz di Liszt (Accord/Universal France), i Tre Concerti per pianoforte e orchestra da camera di Alkan (Piano Classics), le 32 Sonate di Beethoven e le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt (Brilliant Classics) e i 5 Concerti di Beethoven (Calliope) con cadenze solistiche composte da Beethoven, Liszt, Brahms, Busoni, Fauré, Reinecke, Stavenhagen, Gould e da Bellucci stesso.

“Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte”.

Così il quotidiano Le Monde sottolinea la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Monte-Carlo.