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Arpa
Coco Agnese

Si appresta giovanissima allo studio della musica, conseguendo il diploma di arpa a pieni voti presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.


Si perfeziona con Cristina Bianchi (titolare della cattedra presso l’Università della musica a Monaco di Baviera), segue le masterclass di Fabrice Pierre presso la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro (VE) e di Susanna Mildonian a Venezia.

Gli studi

Nel 2002 viene scelta per suonare come solista con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. In seguito entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana con cui suona sotto la direzione di Y. Aronovich, G. Noseda presso importanti istituzioni. Vincitrice di numerose audizioni, intraprende quindi collaborazioni con le più importanti orchestre italiane, tra cui: Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Felice di Genova, San Carlo di Napoli, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro Verdi di Salerno, Orchestra Teatro Lirico di Spoleto ecc. e all’estero con il Teatro dell’Opera di Maribor in Slovenia. Vincitrice di concorso internazionale, dal 2003 è Prima Arpa del Teatro dell’Opera di Roma. All’attività orchestrale, che svolge ormai da anni sotto la guida di Maestri quali: Riccardo Muti, Daniele Gatti, Zubin Metha, Y. Temirkanov, C. Dutoit, J. Conlon, A. Pappano, D. Renzetti, D. Rustioni D. Oren affianca quella concertistica. Da solista suona con: I Solisti Veneti, diretta da Claudio Scimone, l’orchestra del Teatro dell’Opera per la stagione cameristica e il Coro delle Voci Bianche dell’Opera di Roma; si esibisce in oltre in formazioni da camera, presso rinomate sedi italiane quali: Senato della Repubblica Italiana (Concerto di Natale del 2015 trasmesso in mondovisione), il Gonfalone a Roma, il Teatro la Fenice a Venezia e nel contesto di importanti rassegne internazionali (Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, Festival di Orvieto, Roma Europa Festival, Tuscania Sun Festival). Si dedica all’insegnamento tenendo masterclass presso i Conservatori di Santa Cecilia a Roma e E.F. Dall’Abaco a Verona.




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In occasione della Boheme a Roma “Seen and Heard International” scrive:

“Puccini uses the harp almost as a continuo is used in Baroque opera: a few well-placed chords which frequently and unobtrusively waft the music in the right direction when struck with the right touch, or just occasionally, like a well-disciplined, friendly traffic policeman, bring the show to a temporary pause. Conlon drew all this perfectly from the orchestra’s fine harpist, Agnese Coco, whom he had the good sense to bring to the centre of the orchestra and raise on a podium. She was admirable: a soloist who must be clear but so unobtrusive as to never sound like a soloist.""