Loaded
Contemporary piano
Perotti Lucio

"Lucio Perotti è “uno tra i più validi pianisti della sua generazione, in grado di cimentarsi con successo in un ampio repertorio pianistico, con una particolare passione per l’improvvisazione e la musica contemporanea” (The Carousel), molto attivo sulla scena musicale contemporanea nelle sue più diverse declinazioni, compreso il Jazz."

Biografia

Lucio Perotti è pianista solista e ricopre il ruolo di primo pianoforte nel PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble e al Teatro dell’Opera di Roma. Recentemente si esibisce, con il PMCE, presso La Biennale di Venezia 2018 in Dialogues, concerto per pianoforte e orchestra da camera di Elliott Carter e in Yellow Shark di Frank Zappa. Come solista suona in importanti festival tra cui Ravenna Festival, La Biennale di Venezia, Bartók Festival, Sagra Musicale Malatestiana, RomaEuropaFestival e la GOG Giovine Orchestra Genovese dove viene invitato nel 2020 a suonare Schönberg e Prokofiev. Al Teatro dell’Opera di Roma è chiamato come solista e primo pianoforte in produzioni importanti tra cui Lulu di A. Berg, Asyla di Thomas Adès e I was lookin at the ceiling and then I saw the sky di John Adams. Si esibisce e improvvisa al fianco di musicisti del calibro di Ute Lemper, Reggie Workman e Paolo Fresu e lavora con direttori internazionali quali Peter Eötvös, Alexander Briger, Paul Daniel, Jonathan Stockhammer e Peter Rundel.

“Vorremmo ora ascoltare il pianista in un intero programma di musica attuale, visto che il suo repertorio ne include a piene mani: finalmente un esecutore moderno nel pieno senso del termine”.

Mario Bortolotto – Il Foglio Quotidiano, 29 settembre 2012.


“Lucio Perotti solista di notevole disinvoltura virtuosistica”.

Il Gazzettino – Mario Messinis, 3 ottobre 2018.


“Eccelso il pezzo per pianoforte Ruth is Sleeping (F. Zappa), straordinario Lucio Perotti!”.

La Repubblica – Dino Villatico, 30 settembre 2018.



Image Title



Image Title

Lavora al fianco di importanti compositori tra cui Ivan Fedele, Unsuk Chin, Mark Grey, Peter Eötvös e Steve Reich.